Abito in un appartamento ristrutturato negli anni '80 e da allora non sono più stati fatti ammodernamenti.
Desidererei mettere a norma l'impianto elettrico: a grandi linee, in cosa consiste l'intervento? E' possibile effettuarlo senza rompere le murature?
L’ingegnere S.M. dice:
Nell'ipotesi in cui esista la dichiarazione dell'impianto ma non sia più reperibile, è possibile far predisporre una Dichiarazione di Rispondenza dell'impianto (solo se gli impianti sono stati realizzati prima dell'entrata in vigore del DM 37/08).
Sarà necessario far eseguire un sopralluogo ad un'elettricista abilitato e che eserciti la professione da almeno 5 anni, il quale analizzato l'impianto esistente, provvederà ad effettuare gli opportuni interventi al fine di poter dichiarare l'impianto esistente a "norma".
Per esempio, l'impianto esistente potrebbe presentare difetti realizzativi come cavi elettrici troppo sottili, oppure giuntati non correttamente.
In ogni caso, tendenzialmente tutte le operazioni di adeguamento dell'impianto esistente dovrebbero essere possibili intervenendo senza rompere le murature, quindi senza disagi per il proprietario dell'immobile.
L’architetto M.M. dice:
Io credo invece sia abbastanza difficile evitare di intervenire sulle murature in quanto probabilmente il cliente tenderà ad approfittare del rifacimento dell'impianto elettrico per aggiungere nuove e più grandi prese/interruttori e magari anche ottimizzare impianto TV e telefono fino ad arrivare alla domotica... tutti interventi che necessitano di interventi sulle murature!
L’architetto C.V. dice:
Buongiorno. Non so se sia cosa semplice o meno.
Premettendo che per non effettuare opere murarie si deve assolutamente rispettare la posizione esatta dei punti luce attuali senza fare spostamenti o addizioni, stiamo parlando di cavi con una vita di quasi 40 anni.
Sarebbe opportuno lo sfilaggio ed il rinfilaggio dei cavi, delle adeguate sezioni, cosa non semplice se, cosa probabile per l'epoca, i cavi non passano in corrugati flessibili. Molto probabilmente il quadro elettrico non sarà dimensionato e ripartito in zone e si deve verificare se le varie ripartizioni si possono eseguire o meno tramite le scatole di derivazione esistenti.
Altra nota dolente potrebbero essere il gli elettrodomestici della cucina. Il mio è un ragionamento "ad alta voce": difficile riuscire a dare una risposta esatta in merito a quale sia il costo dell'impianto elettrico senza conoscere il reale stato dei luoghi ed aver fatto un sopralluogo (il sopralluogo da parte di un impiantista, io sono un architetto che conosce la materia, essendo specializzato in interiore design, ma non tanto quanto un impiantista).
Saluti
L’architetto S.T. dice:
Secondo me risulterà difficile adeguare l'impianto alla normativa attuale ma non impossibile, evidentemente le necessità rispetto gli anni 80 sono diverse, abbiamo più elettrodomestici, antenne, rete dati, condizionatori etc.
Una buona impiantista può valutare le vostre esigenze e fare le modifiche opportune.
Ricordate che se l'impianto supera determinate potenze la modifica necessita di progetto redatto da un tecnico qualificato (da non confondere con l'installatore).
Al limite se va fatta qualche piccola traccia ne vale la pena.
Michele copywriter
08-09-2020
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