Che l’illuminazione di uno spazio attraverso l’utilizzo di luce naturale oppure artificiale (generata quindi da corpi illuminanti), giochi un ruolo fondamentale per vivere al meglio il tempo trascorso all’interno della nostra casa, è ormai cosa risaputa.
Anche se il corretto utilizzo dell’illuminazione naturale, rientra tra le attività richieste al progettista sin dalle prime fasi di ideazione di un edificio, non sempre il contesto in cui viene inserita una costruzione consente di tenere sotto controllo aspetti importanti come la corretta disposizione delle stanze in riferimento ad esempio all’orientamento solare.
In alcuni casi inoltre, il corretto orientamento solare può non essere sufficiente a garantire le ottimali condizioni di illuminazione per ogni ambiente. Pensate ad esempio a contesti ricchi di elementi ombreggianti, con alberi o edifici molto alti vicini alle finestre, oppure a terrazze con aggetti molto profondi, in cui la luce fatica a raggiungere in profondità il centro delle stanze.
Ogni costruzione generalmente presenta unità immobiliari dotate di ambienti sufficientemente illuminati e stanze in cui le condizioni di illuminazione non risultano per nulla soddisfacenti.
In entrambi i casi risulta importante capire come illuminare la casa in modo ottimale, per renderla vivibile al meglio la sera ma non solo: valorizzare arredi, materiali e riempire con la luce angoli bui.
Si, perchè la luce arreda!
INDICE:
- Illuminazione di interni
- Progettazione illuminotecnica
- Fare la differenza con la progettazione dell’illuminazione di casa
- Compito del progettista dell’ illuminazione
La progettazione d’illuminazione negli interni
Se un tempo per illuminare casa non si andava oltre alla classica lampada posizionata a centro stanza, oggi esiste più la tendenza a sfruttare al massimo le potenzialità che il mercato dell’illuminazione propone attraverso un’infinità di corpi illuminanti presenti in commercio:
- lampade a sospensione
- lampade a parete
- plafoniere o lampade a soffitto
- lampade a terra
- lampade da tavolo
- faretti e gole luminose
Ogni corpo illuminante andrebbe posizionato sempre tenendo conto della quantità e tipologia di luce che si vuole ottenere in un determinato momento in una specifica zona o addirittura in una preciso punto.
Per questo spesso la ristrutturazione di una casa, ufficio o attività commerciale, seguita da un architetto, non può prescindere da una corretta progettazione di illuminazione di interni.
Se l’illuminazione non è correttamente studiata, potrebbe venirne penalizzato l’intero progetto, vanificando così ogni sforzo con grande dispendio di tempo e risorse economiche.
In molti casi, uno studio approfondito sull’illuminazione può stravolgere la percezione degli spazi, senza dover necessariamente ricorrere all’esecuzione di opere murarie. E’ possibile quindi evitare interventi invasivi e mantenere il livello della ristrutturazione piuttosto basso, limitandosi ad eseguire solo piccole modifiche alla disposizione dei punti luce.
Progettazione illuminotecnica
Sia nei casi in cui uno studio dell’illuminazione sia richiesta per legge, che nei casi in cui tali verifiche siano frutto della richiesta di una committenza particolarmente esigente, la progettazione illuminotecnica ha lo scopo di aumentare la vivibilità degli spazi garantendo una maggiore sensazione di comfort all’interno degli stessi. La luce non è più considerata come strumento utile solo per “vedere” all’interno di una stanza, ma diventa un mezzo espressivo di grande efficacia utilizzato per creare scenari ed ambientazioni in grado di emozionare.
Analizzando le potenzialità dell’immobile e le esigenze funzionali di chi vivrà lo spazio, il progettista della luce predisporrà delle ipotesi di intervento ed un eventuale uno studio illuminotecnico, proponendo:
- corpi illuminanti adatti ad illuminare correttamente lo spazio
- resa luminosa di ogni corpo illuminante
- preventivo di spesa
Perchè la progettazione per l’illuminazione di casa farà la differenza?
Così come è consuetudine realizzare un progetto di interni per il corretto dimensionamento degli spazi ed il posizionamento degli arredi, allo stesso modo è utile affrontare il tema della luce attraverso una vera e propria progettazione dell’illuminazione di casa.
Progettare la luce, permette di dare continuità al progetto architettonico (se avete in corso o in programma una ristrutturazione) oppure di elevare il valore percepito della vostra casa, enfatizzando non solo la qualità dello spazio, ma anche di materiali e finiture, il tutto semplicemente scegliendo il corpo illuminante più adatto e definendone il giusto posizionamento.
Ecco in cosa può essere d’aiuto la progettazione dell’illuminazione di casa:
- percezione dello spazio: Il corretto posizionamento di un corpo illuminante e la giusta quantità di luce, sono in grado di ridurre o dilatare lo spazio. Lavorando con la luce quindi sarà possibile ottenere ambienti più proporzionati ed armonici. Un grande locale sproporzionato, ad esempio può essere reso visivamente più interessante attraverso l’impiego di lampade disposte in modo da creare zone fortemente illuminate e zone in penombra in funzione della reale necessità,
- ambientazioni: non sempre all’interno di uno spazio si ha necessità della stessa quantità o tipologia di luce. Per poter vivere al meglio ogni locale, di sera o nei diversi momenti della giornata se l’orientamento non gioca a favore e non consente un’ottimale illuminazione interna, possono essere ipotizzati diversi livelli di illuminazione. Combiando i diversi livelli di illuminazione sarà quindi possibile godere di diversi scenari, ognuno adatto ad uno specifico scopo: fare conversazione, guardare la tv, riposare, ecc;
- creare accenti: corpi illuminanti ad incasso come i faretti da applicare a controsoffitto, oppure spot a parete, possono colpire con un fascio di luce più o meno concentrato una specifica zona, focalizzando l’attenzione su un dettaglio, un quadro, una parete, una pianta un arredo o qualsiasi altro elemento meritevole di essere messo in risalto. Anche una particolare finitura del muro può essere messa in evidenza attraverso l’utilizzo di luce radente come ad esempio le diffusissime “gole luminose”.
Qual è il compito del progettista dell’ illuminazione
La corretta illuminazione di uno spazio, richiede grandi competenze specialistiche ed aggiornamenti continui. Affidare uno studio così complesso ad un architetto o designer in alcuni casi può essere risolutivo ma in altri può risultare limitante, specie in destinazioni d’uso in cui l’ottimale tipologia di illuminazione rappresenta un requisito indispensabile sotto il profilo funzionale.
Il progettista dell’illuminazione costantemente aggiornato sia sotto il profilo estetico che tecnico, ha il compito di acquisire gli elementi essenziali di uno spazio o di un progetto e valorizzarli attraverso l’inserimento di lampade e studio di luci.
Compito del progettista è inoltre tenere sotto controllo la quantità dei corpi illuminanti e la loro potenza, così da evitare un sovradimensionamento dei corpi illuminanti con conseguenti sprechi energetici ed economici.
Come selezionare quindi un buon progettista? Come in qualsiasi settore, avere a disposizione qualche preventivo può essere utile per confrontare oltre al prezzo delle attività che verranno svolte, la natura stessa delle prestazioni proposte dai vari consulenti.
Prima di affidare un incarico è bene chiarirsi le idee sui professionisti coinvolti attraverso la visualizzazione dei lavori svolti, richiedendo al progettista fotografie o se possibile dal vivo. E’ importante accertarsi della disponibilità del tecnico nel fornire sopporto anche nella fasi successive alla progettazione, comprendenti la selezione ed acquisto dei corpi illuminanti, fino all’eventuale installazione, coordinando - se necessario - fornitori ed elettricisti.
Preferire in questi casi, professionisti non vincolati a determinati brand di corpi illuminanti, vi consentirà di spaziare tra una più vasta gamma di soluzioni che il mercato dell’illuminazione offre.
Gianluca copywriter
11-12-2020
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